Marone ( da marra: palude ) paese laborioso con il dialetto più " longobardo " della Lombardia ( per noi maronesi, parlare tedesco è uno scherzo...).
Anche qui, abitare in paese nobilitava ( quelli delle frazioni erano comunque considerati più...provinciali, dipendeva della distanza dal centro...).
Marone e i patasì ( così ci chiamavano gli altri bresciani...).
Anticamente fondato da popolazioni nomadi Unne, ha visto come molti comuni bresciani, un pò tutte le invasioni storiche. L'antica strada percorreva i monti, era disagevole e faticosa.
Si presume che il primo vero insediamento fosse in collina, tra Vesto e Pregasso, con la zona centrale del paese attuale, paludosa con materiale di riporto dei due torrenti: Opolo e Bagnadore.

 
 
   


Dietro la parrocchiale di Marone, questa " casa di ringhiera" ,"un po' di archeologia...moderna ",
era la casa di mio padre e dei nonni, vivevano in due piccolissime stanze ....

 



   


Da piccolo o quasi, questo cancello ci separava...dai sogni!
L'Istituto Girelli accoglieva infatti molte ragazze da collegio...
Spiare tra le grate e dire poi che la piu' bella ci aveva salutato,
o visto...o semplicemente sorriso.

 
     
Di fianco alla parrocchiale, c'era la canonica e un " Giugal"
( lavatoio pubblico),da li si usciva di soppiatto quando le funzioni si allungavano troppo...
anche di nascosto dal curato naturalmente!
Una curiosita';
per alcuni anni andare a messa ogni giorno dava la possibilita' a un punto premio su una speciale tessera...
Dopo averla completata, a fine anno scolastico, si andava alla gita ( in qualche santuario...) GRATIS!
 
 
A cura di Roberto Guerini - [email protected] - Sito realizzato da Federica Guerini - [email protected]
Vedi anche: ”I Guerini a Marone” - http://utenti.lycos.it/robertogrn