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Marone ( da marra: palude ) paese laborioso con
il dialetto più " longobardo "
della Lombardia ( per noi maronesi, parlare tedesco
è uno scherzo...).
Anche qui, abitare in paese nobilitava ( quelli
delle frazioni erano comunque considerati più...provinciali,
dipendeva della distanza dal centro...).
Marone e i patasì ( così ci chiamavano
gli altri bresciani...).
Anticamente fondato da popolazioni nomadi Unne,
ha visto come molti comuni bresciani, un pò
tutte le invasioni storiche. L'antica strada percorreva
i monti, era disagevole e faticosa.
Si presume che il primo vero insediamento fosse
in collina, tra Vesto e Pregasso, con la zona
centrale del paese attuale, paludosa con materiale
di riporto dei due torrenti: Opolo e Bagnadore.
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Dietro la parrocchiale di Marone, questa "
casa di ringhiera" ,"un po' di archeologia...moderna
",
era la casa di mio padre e dei nonni, vivevano
in due piccolissime stanze ....
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Da piccolo o quasi, questo cancello ci separava...dai
sogni!
L'Istituto Girelli accoglieva infatti molte ragazze
da collegio...
Spiare tra le grate e dire poi che la piu' bella
ci aveva salutato,
o visto...o semplicemente sorriso.
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Di fianco alla parrocchiale,
c'era la canonica e un " Giugal"
( lavatoio pubblico),da li si usciva di soppiatto
quando le funzioni si allungavano troppo...
anche di nascosto dal curato naturalmente!
Una curiosita';
per alcuni anni andare a messa ogni giorno dava
la possibilita' a un punto premio su una speciale
tessera...
Dopo averla completata, a fine anno scolastico,
si andava alla gita ( in qualche santuario...)
GRATIS!
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